DI LUCIANO RAGNO
E’ già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
E’ una semplice torta. Eppure…
Leggo le notizie e, all’improvviso, mi rendo conto che la protagonista non è la guerra. Per attimo, ovviamente.
Protagonista è una torta. Una semplice torta che diventa, d’incanto, uno spaccato di vita. Di quella serena, onesta, fatta di gesti belli.
E’ il mattino del 28 aprile del 1945 a Vicenza. Meri Mion è in casa con la madre mentre fuori i soldati americani stanno cacciando i tedeschi. La paura non fa dimenticare che Meri compie oggi 13 anni. La madre prepara una torta e, per raffreddarla, la pone sul davanzale della finestra, a bordo strada. Passano alcuni soldati Usa, sono affamati, vedono la torta e se la dividono.
Giovedì scorso, era il 28 aprile, una delegazione dell’USA Army, di stanza a Vicenza, si presenta a casa di Meri e le offre una torta per festeggiare i suoi 90 anni.
Anche con una torta si può fare pace.
Alla prima classe del liceo “Amaldi” di Castelverde- siamo alla periferia di Roma- è giorno d’interrogazione sull’Eneide. C’è panico fra gli studenti. Il professore apre il registra per cominciare l’interrogazione quando i ragazzi si avvicinano alla cattedra e depositano una torta. Hanno fatto la colletta per acquistarla. Sopra c’è scritto: “Non ci interroghi oggi”. Interrogazione rinviata.
Anche con una torta si replica alle baby gang.
” Finché ci saranno un giardino e una torta a sporcare le mani di zucchero , le favole non finiranno mai”.*
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* Fabrizio Caramagna.
Fonte dell’immagine : repubblica.it