DI GIORGIO CREMASCHI
In una clamorosa intervista al direttore del Corriere della Sera Papa Francesco fa sapere che vorrebbe recarsi a Mosca, non a Kiev, per chiedere a Putin di fermare la guerra. Causata, afferma il Pontefice, anche dall’ “abbaiare della NATO alle porte della Russia”.
Parole senza precedenti che rendono ancora più grave e penosa la servitù verso la NATO dei nostri guerrafondai guidati da Draghi. Che all’opposto del Papa non pensa certo di andare a Mosca, ma invece si recherà a Washington a prendere ordini e poi a Kiev a portare armi.
Non sappiamo se ci siano le condizioni perché l’iniziativa di Papa Francesco abbia successo, lo speriamo, ma sappiamo che per fermare la guerra bisogna che si fermi l’escalation militare. Dopo aver abbaiato, ora la NATO morde; e morso dopo morso la guerra in corso diventa terza guerra mondiale.
Dobbiamo mobilitarci per chiedere a Putin di fermarsi e per far sapere al nostro governo, e al partito guerrafondaio, che agiscono contro la volontà di una parte enorme del popolo italiano. Basta con l’invio di armi, cessate il fuoco e negoziati veri ora.
Sì, bisogna trovare un compromesso con Putin, lo dice anche il Papa, ma soprattutto lo afferma la ragione dell’umanità contro la follia di chi ci sta portando alla guerra nucleare.