VOLETE BOMBE O LIBERTÀ DI STAMPA?

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

 

L’intervista a Lavrov ha fatto scalpore, Zona Bianca ha fatto quello che doveva fare, informarsi e, dopo quella ucraina, sentire anche l’opinione della controparte in questa guerra, ma alla politica tutta questa libertà di stampa non è piaciuta bollando la partecipazione di Lavrov al programma come un supporto gratuito alla propaganda russa.
Al contrario ospitare Zelensky nei parlamenti in presa diretta, dare spazio ai soli esponenti del governo ucraino e richiamare i giornalisti in patria affinché non sentano e non vedano sarebbe solo libertà di espressione.
Le domande, però, sono come sia possibile giudicare processando sommariamente gli imputati basandosi su informazioni di parte e senza contraddittorio e come pensiamo di poter essere liberi nel nostro pensiero se ci negano le informazioni di base ed i pareri differenti?
Ci stanno chiedendo di scegliere tra la guerra ed i condizionatori e tra le bombe e la libertà di stampa, mentre al massimo la scelta dovrebbe essere solo tra la guerra e pace e tra la censura e la trasparenza.
Temo le bombe, chiunque le lanci, mentre non temo, anzi auspico, la libertà di stampa, al contrario il nostro governo sta inviando bombe senza paura e senza chiederci nulla, addirittura segretandone i documenti, e censurando le informazioni a lui sgradite.
Non ho altro da aggiungere vostro onore.
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Immagine in copertina di Garzon
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