DI CLAUDIA SABA
Abbiamo distrutto ogni forma d’arte che in qualche modo potesse ricordare la Russia.
La cultura, i cibi, persino le lettere dell’alfabeto.
Abbiamo etichettato ogni cittadino russo come mostro e trattato da reietto.
Eppure ogni sera invitiamo una/un loro giornalista nei salotti tv ma solo per attaccarlo/a, schernirlo/a, umiliarlo/a e offenderlo/a in ogni situazione e modo possibile.
Se donna, ancora meglio.
Penso che certi giornalisti dovrebbero vergognarsi di ciò che stanno facendo.
Si ritengono i “migliori”.
Ma di chi?
In realtà sono soltanto dei piccoli frustrati che con un microfono in mano e una poltrona credono di essere Dio in terra.
Miseri e poveri, senza alcun rispetto per donne e uomini.
Oltre che razzisti.
Perseguitare il popolo di un paese solo perché appartenente a quella terra, far ricadere su di esso le colpe di un “padre” criminale non è giustificabile.
No a qualsiasi tipo di discriminazione.
Per la pace.