L’EGOSAURO

DA REDAZIONE

 

Antiquato nel pensiero e intellettualmente estinto già prima di esistere, sgomita per sentirsi vivo. Pregno delle sue convinzioni, ma privo di pedigree culturale, manifesta con protervia un’abnorme saccenteria. Ha una strabordante e mostruosa considerazione di sé stesso.

Vanaglorioso oltre misura e continuamente dedito alla coltivazione perversa e pervicace del proprio EGO.

Sempre sicuro delle proprie convinzioni che mai abbandona, perentorio e volgare nel linguaggio, facile a criticare e sbrigativo nel condannare chi non si allinea alle sue posizioni.

Vaga sul web in soliloqui tra il patetico e il farsesco con il solo scopo di alimentare il proprio IO già ipertrofico.

Il suo eloquio, infarcito di rabbia e risentimento, è più un latrato che un parlare umano. Pronto a tutto e contro tutti pur di apparire e prendersi la scena.

Ricco solo di furbizia, cerca di nascondere la sua incapacità governativa facendo della facile propaganda.

Si glorifica da solo nella costante attività di spegnere la luce degli altri per far brillare il proprio lumicino. Prigioniero della sua gabbia individualistica, cerca di celare la paura di perdere quel potere che ha conquistato senza merito non esimendosi mai dal manifestare disprezzo per gli altri.

Ma il suo è solo un delirio di onnipotenza, di corto respiro e da periferia dell’impero, perché da politicante e populista, alla lunga, finirà come la rana di Esopo, che per diventare grande come il bue, si gonfiò fino a scoppiare.

Intanto all’ospedale Cardarelli di Napoli…

Di Mimmo Mirarchi

Da:

https://mimmomirarchi.wordpress.com/

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