DOPO WASHINGTON

DI GIOACCHINO MUSUMECI

 

Draghi si propone in veste stranamente moderata: “ Russia non è Golia, sostegno all’Ucraina ma chiediamoci come costruire una pace non imposta da alleati o altri. Serve sforzo di dialogo anche dagli Usa ”.
Quando l’Europa traballa gli stravolgimenti di fronte assumono connotati fantascientifici.
Dalla filosofia spartana che inneggiava alla vittoria dell’Ucraina contro la Russia oggi Draghi in versione sorprendentemente moderata, parla di costruzione di pace made in Europa. Proprio ciò che almeno da due mesi sostengono i pacifisti capeggiati dal Papa.
Quindi Giuseppe Conte non sta fuori di testa.
Apparentemente Draghi cambia idea proprio dopo la sua visita a Washington, ma il mutismo dei giorni precedenti era presagio di sventura PER LUI.
Che si saranno raccontati i due? Non è troppo difficile arrivarci…