DI MICHELE PIRAS
A New York tanti cittadini di fede ebraica sono scesi in piazza per condannare l’assassinio della giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh.
E sono scesi in piazza per opporsi all’oppressione del popolo palestinese.
E sono scesi in piazza anche per dire che lo Stato di Israele non rappresenta tutti gli ebrei del Mondo.
Ecco, appunto.
Sarebbe proprio una gran cosa se tutti coloro che osano accusare di “antisemitismo” chiunque condanni la politica d’occupazione e apartheid israeliana venissero messi in condizione di scegliere fra due opzioni:
– spiegare il loro punto di vista ai manifestanti di New York, per capire cosa ne pensano;
– raccogliersi in un minuto di silenzio.
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