TATTICHE UN PAR DI BALLE

DI MARIO PIAZZA

 

Ci sono modi di presentare le cose che sembrano fatti apposta per ingannarci, e tutti sappiamo che l’inganno è un artifizio inteso ad allontanare chi ne è vittima dalla verità.
L’inganno più clamoroso di cui siamo vittime in questi giorni è l’uso dell’aggettivo “tattico” riferito agli ordigni nucleari, espressione che i media più disonesti hanno spinto fino alla quasi simpatica definizione di “mini-atomiche” facendoci pensare a qualcosa di limitato e mirato che il mondo nel suo complesso sarebbe in grado di assorbire.
Nulla di più falso.
Per quanto è dato sapere le bombe atomiche più piccole di cui le potenze nucleari dispongono hanno una forza distruttiva superiore a quelle di Hiroshima e Nagasaki messe insieme. Se una di esse esplodesse a Kiev non solo gli abitanti della città e dei suoi dintorni verrebbero vaporizzati in 5 secondi netti ma gli effetti delle radiazioni sarebbero di gran lunga superiori a quelli del disastro di Chernobyl. Sto parlando di una sola bomba, non delle dozzine che da quel momento in poi verrebbero lanciate da una parte e dall’altra.
Credo che l’inganno sia evidente e credo che la catastrofe ci stia aspettando dietro l’angolo e che non dovrà attendere ancora per molto, perché di tutte le ipotesi che possiamo fare quella meno credibile è che Putin accetti la sconfitta senza trascinare il mondo intero nel baratro.
Per quanto ci possa sembrare incredibile siamo alla vigilia della follia e dell’orrore e nessuno fa nulla per fermare il conto alla rovescia, tutti impegnati a sventolare le bandiere di giustizia e libertà a futura memoria sulle macerie radioattive prossime venture.
Pazienza, in qualche modo dovrò pure crepare.
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