DI ANTONELLA PAVASILI
In America le armi si comprano come fossero brioscine.
Entri, scegli la marca, lasci un documento, paghi, te le incartano e vai via.
A volte penso che nelle case abbiano l’armadietto delle armi, come noi abbiamo quello delle merendine o delle medicine.
E capita che finiscano nelle mani sbagliate.
Nelle mani di un ragazzino pieno di problemi con la mente piena di fantasmi, per esempio.
Che un giorno maledetto decide di usarle.
Va in una scuola e fa una strage.
19 bambini e 2 adulti.
Sotto il fuoco sventagliato da quelle armi.
Una strage.
Che sconcerta il mondo e apre il sipario alla fiera dell’ipocrisia d’oltreoceano.
Le lacrime di coccodrillo.
Perché dovrebbero spiegare al mondo com’è possibile vendere le armi come fossero brioscine e poi fare gli eroi salvavita se ti azzardi ad accendere una sigaretta.
Dovrebbero spiegare con quale coraggio piangere in pubblico quando intascano finanziamenti dai produttori di armi.
Dovrebbero, ma non possono.
Perché in fondo, come dicono le mie Rose, “a Merica è cca, unni nui…chi a nnamu ciccannu pi cca e pi dda…”
Già, hanno ragione.
L’America è qui.
In quest’Italietta vituperata dove però le armi non si vendono come brioscine.
Da sventagliare sul destino di 21 innocenti.
2 adulti e 19 bambini.
19 bambini!
Insopportabile.
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Immagine da WEB