28 MAGGIO 1974: LA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA A BRESCIA

DI NICOLA FRATOIANNI

 

La mano fascista che posizionò l’ordigno esploso quella mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia a Brescia, uccidendo 8 persone e ferendone 102, aveva in mente un obiettivo chiaro, preciso.
Uccidere, intimidire, destabilizzare.
Per questo colpirono durante la manifestazione indetta dai sindacati contro il terrorismo nero, perché il messaggio fosse inequivocabile.
Oggi sappiamo che quella fu una strage fascista, orchestrata con il supporto di apparati deviati dello Stato, per alimentare la strategia della tensione e destabilizzare le fondamenta della nostra democrazia.
E se lo sappiamo è grazie a decenni di indagini, lotte dei familiari delle vittime e delle forze democratiche di questo Paese, contro depistaggi e falsità.
Noi non dimentichiamo e non abbassiamo la guardia. Sulle nostre spalle la responsabilità di far vivere oggi i valori dell’antifascismo e della democrazia.
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Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 6 persone, persone in piedi e attività all'aperto