DI ENNIO REMONDINO
L’alternativa del diavolo. Dalla guerra alla catastrofe. Comizio dell’ex presidente alla convention della National Rifle Association, la lobby delle armi. Tre giorni dopo il massacro di Uvalde, gli armieri senza ritegno e i loro sostenitori politici. Contro le stragi delle armi facili nelle scuole, «armare gli insegnanti», la proposta folle che ritorna.

Senza pudore
A quattro ore e mezza di auto da Uvalde, dove 21 famiglie stanno piangendo i loro morti, oltre 50.000 persone si sono riunite per celebrare le armi e assistere al Donald Trump show alla convention della National Rifle Association (Nra) a Houston, che è diventato un vero e proprio comizio in vista di una sua corsa per il 2024, la sintesi ANSA.
«Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l’America più sicura, più ricca e più grande di sempre”, ha detto l’ex presidente Usa mandando in visibilio la folla dei paladini delle armi».
Candidatura alle presidenziali 2024
Una candidatura di fatto per le prossime elezioni, anche se Trump dovrà comunque passare per le primarie dei repubblicani. E la rincorsa interna della destra populista e suprematista è da paura. Nonostante la controversia che circonda la convention di quest’anno, oltre a Trump, un certo numero di repubblicani di alto profilo partecipa comunque all’evento: tra loro il senatore del Texas Ted Cruz, la governatrice del Sud Dakota Kristi Noem e il vice governatore della Carolina del Nord Mark Robinson.
Condoglianze a mano armata
L’incontro dei sostenitori dell’America a mano armata è formalmente aperto solo ai membri dell’Nra -àoltre cinque milioni di iscritti- tra cui certamente anche Trump. Alcuni degli ospiti in calendario hanno però cancellato la loro partecipazione, primo tra tutti il governatore del Texas Greg Abbott, sommerso dalle accuse di ipocrisia: «dare le proprie condoglianze alle famiglie delle 21 vittime della sparatoria alla scuola elementare, e poi partecipare a una conferenza che è un’apologia delle armi».
Trump senza ritegno
«Se siamo in grado di inviare miliardi in Ucraina possiamo anche fare tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole», ha attaccato il tycoon criticando Joe Biden e annunciando: «Quando sarò presidente per la seconda volta combatterò il male».
Oltre un’ora di comizio
Per oltre un’ora l’ex presidente ha parlato come se già fosse in campagna elettorale, delineando un dettagliato programma di governo. «L’esistenza del male nel nostro mondo non è un motivo per disarmare i cittadini rispettosi della legge: è una delle ragioni migliori per armarli», ha incalzato Trump rilanciando la proposta di armare gli insegnanti: «Non c’è niente di più pericoloso di una zona ‘libera dalle armi’».
Prima e peggio di lui solo la Lobby
«Prima dello show del tycoon, che ha preso il controllo totale del palco trasformandolo nella sua piattaforma personale» -sempre dall’ANSA-, era intervenuto l’amministratore della Nra, Wayne LaPierre, che aveva ricordato le vittime della Robb Elementary. «Una commemorazione surreale, liquidata con un minuto di silenzio e spazzata via dalle successive tre ore dedicate alla difesa del secondo emendamento, a tutti i costi».
“Abolirlo non è la risposta, le proposte di Biden sul controllo delle armi limitano il diritto umano fondamentale degli americani di autodifendersi”, ha continuato a sostenere il capo della lobby delle armi.
AVEVAMO DETTO