DI GIORGIO CREMASCHI
Oggi tutti i leader fanno proclami che esaltano la granitica fermezza della UE contro la Russia, dopo il fermo incitamento di Zelensky a prendere decisioni forti.
Il blocco del petrolio russo via nave dalla fine dell’anno, stoicamente deciso dal vertice UE, ha però due conseguenze.
La prima è che, ancora mesi prima che il blocco inizi, il prezzo del greggio è schizzato in alto. Molti esperti e i cosiddetti mercati prevedono che alla fine ci sarà un aumento del prezzo del petrolio di più del 20%, rispetto ai già folli livelli attuali. Il che significa che magari la Russia venderà meno petrolio, ma incasserà di più.
La seconda conseguenza è che per chi come l’Ungheria (e non solo) riceve il petrolio via oleodotto non cambierà nulla, mentre per chi come l’Italia lo riceve via nave cambierà tanto, in peggio.
Intanto il prezzo della benzina già oggi, con ancora in corso la temporanea riduzione delle accise decisa dal governo, balza attorno ai 2 euro al litro.
Vedete, la guerra non solo è feroce ed infame, ma anche stupida come quando chi spara colpisce più sé stesso che il suo nemico.
Basta con la guerra e la con la stupidità dei guerrafondai.