DI ANTONELLA PAVASILI
Questo è stato veramente un campione.
Un campione di orrore.
Due a distanza di poche ore.
Prima l’ex moglie e poi l’attuale compagna.
E poi si è ucciso.
Vigliacco fino alla fine.
Vigliacco, violento e debole.
Debolissimo, come tutti i violenti.
Ha cominciato dalla moglie, scaricandole addosso una quantità di pallottole e lasciandola agonizzante sull’asfalto.
Poi ha lanciato delle granate per strada, che forse gli piaceva giocare alla guerra, ed è fuggito.
Poi ha ucciso l’attuale convivente e infine, ma proprio infine, si è ammazzato, il campione.
È stato ritrovato col cadavere della seconda donna nella sua auto, piena di esplosivo.
E il film dell’orrore è finito.
Per loro e per lui.
Mentre ne è cominciato uno ancora più orrendo per i figli adolescenti, per i parenti delle vittime e per questa disgraziata società.
Che si chiede come sia possibile lasciare a piede libero uno processato e condannato per violenze ripetute sulla moglie.
Che si appiglia alle solite stolte “giustificazioni”.
Che attonita conta le vittime.
Oggi all’elenco se ne sono aggiunte altre due.
Ma tanto non è mica finita.
Avanti la prossima.
La mattanza continua.
E mia mamma piange e ripete sempre la stessa espressione.
“Ah…chi disgrazia chi è nasciri fimmini…”
Ma stavolta non sono d’accordo con lei.
La disgrazia non è nascere femmine.
La disgrazia è incappare in certi ominicchi, la disgrazia è questa società di cartone incapace di proteggerci.
Da questi ominicchi.
Vigliacchi, violenti e deboli…
P.S.: è successo oggi, in provincia di Vicenza.
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