LA RUSSIA IN AFRICA RISPONDE ALLE SANZIONI DI USA ED EUROPA

DI ENNIO REMONDINO

 

Vertice Russia-Africa accelerando la campagna di avvicinamento ai Paesi africani contro l’Occidente che ha emanato sanzioni estreme nei confronti di Mosca dopo la guerra in Ucraina. Nel voto alle Nazioni Unite sull’invasione russa, circa la metà dei paesi africani ha scelto di astenersi dal condannare la Russia.
E il regime di libero scambio Russia-Africa consentirà di importare macchinari che potranno essere riesportati in mercati come la Russia. Uno dei modi per Mosca superare le sanzioni e acquistare attrezzature di cui la sua industria ha più bisogno.

La Russia in Africa

«La Russia ha già investito in modo ingente in Africa come parte della politica di Vladimir Putin di promuovere i legami con le nazioni non allineate del mondo e in via di sviluppo», segnala Michele Giorgio, direttore di Pagine Esteri. La risposta alle sanzioni occidentali, sviluppando legami commerciali e di investimento nel continente.

Altri clienti non solo commerciali

Mosca inizia a cercare nuovi clienti oltre Europa e America per vendere energia, grano e altre materie prime, ma anche, e forse soprattutto, creare una nuova e importante dimensione politica. «Putin cerca anche di minare l’egemonia statunitense e di ottenere riconoscimento internazionale con una offerta di materie prime e tecnologia in alcuni settori come l’energia nucleare, con molti paesi africani partner disponibili», la valutazione di Pagine Esteri.

Vertice con l’Unione africana

I dettagli del vertice saranno decisi nei colloqui tra l’Unione africana, e la presidente del Consiglio della Federazione russa Valentina Matviyenko a Mapuito, in Mozambico. Occasione per promuovere gli interessi russi nel continente. Utile ricordare che i leader di 48 dei 54 paesi africani hanno partecipato al primo vertice tenutosi nella località turistica russa di Sochi nell’ottobre 2019. Vertice co-presieduto dai presidenti di Russia ed Egitto, Putin e al-Sisi. L’Egitto in particolare è un partner russo chiave in Nord Africa, che, tra le altre cose, importa l’80% del suo grano dalla Russia e dall’Ucraina.

Appuntamento annuale salvo Covid

Dopo il blocco per la pandemia «Il vertice di quest’anno sarà ancora più importante poiché la Russia cercherà nuovi mercati e amplierà quelli esistenti. Da parte sua, l’Africa è desiderosa di mantenere le relazioni, poiché molti paesi del continente dipendono dalle importazioni di grano russo».

L’Africa sulla guerra in Ucraina

Le nazioni africane sono state sostenitrici della Russia dall’inizio del conflitto in Ucraina. In un voto delle Nazioni Unite per condannare l’invasione russa, circa la metà dei paesi africani ha scelto di astenersi dal condannare la Russia, cercando da un lato di mantenere buone relazioni con l’Occidente e dall’altro di segnalare a Putin che vedono ancora la Russia come un partner importante, con un quadro molto chiaro di quali paesi africani sostengono la Russia.

Partenariato Russia-Africa

Secondo Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, «Mosca è pronta a costruire relazioni di partnership strategica con organizzazioni panafricane e associazioni di integrazione regionale». Il ministro ha affermato che gli obiettivi più importanti del vertice saranno due. «Firmare un memorandum d’intesa sui principi di base delle relazioni e della cooperazione e un memorandum d’intesa tra Commissione economica eurasiatica e l’Unione africana sulla cooperazione economica».

Commissione eurasiatica

L’Unione economica eurasiatica (EEU), è la risposta della Russia all’Unione europea. È un club commerciale che unisce cinque ex stati sovietici, con molti altri nella regione che hanno ottenuto lo status di osservatore. La Russia spera di estendere la portata dell’EEU fino all’Africa coordinandosi più strettamente con l’Unione africana con la creazione di una zona di libero scambio nord-sud tra l’UEE e l’UA che ha già un precedente operativo.

Libero scambio continentale

L’Accordo di libero scambio continentale africano (AFCFTA), riduce a zero il 95% di tutte le precedenti tariffe intra-africane imposte al commercio transfrontaliero. Solo l’Eritrea non ha ancora firmato l’accordo. Con l’eliminazione di quella precedente spesa tariffaria, l’approvvigionamento dei prodotti africani può ora avvenire su base continentale, espandendo così esponenzialmente il potenziale per lo sviluppo della catena di approvvigionamento africana.

Dare avere e addio embargo

Il regime di libero scambio in Africa consentirà di importare macchinari che possono essere venduti sul mercato regionale o riesportati in mercati come la Russia, esente da dazi. Con quasi tutte le esportazioni di macchinari ad alta tecnologia verso la Russia ora vietate, l’utilizzo dell’Africa come base di produzione, che è libera di importare macchinari dall’Europa, diventa uno dei un modi per Mosca di evitare sanzioni e acquistare attrezzature di cui ha più bisogno.

L’Africa post coloniale che cresce

L’Europa con travagliate storie di colonialismo alle spalle, e molto problemi storici ereditati in Africa. Quindi spazio alla Russia oltre che alla Cina. Esportazioni russe in Africa per 14 miliardi di dollari all’anno e importazioni di prodotti africani di circa 5 miliardi di dollari. «Circa 20 miliardi di dollari e raddoppio del commercio russo-africano dal 2015, o un tasso di crescita medio annuo del 15%».
Il Nord Africa attualmente domina il commercio russo, guidato da Egitto (4,53 miliardi di dollari), Algeria (3 miliardi) e Marocco (1,2 miliardi), con il Sud Africa quarto con un miliardo di dollari, secondo dati dell’agenzia Tass.

“La Russia inoltre è fortemente coinvolta nell’industria petrolifera e del gas africana, ma ha anche investito in infrastrutture, con Mosca che fornisce attrezzature ferroviarie all’Egitto e impianti di produzione su base continentale”.

Da:

13 Giugno 2022