POVERTA’ ASSOLUTA, CRESCE ANCORA AL SUD E DIMINUISCE AL NORD

DI RAFFAELE VESCERA

 

Le statistiche Istat ci riportano un aggravamento della povertà nelle famiglie del Sud, mentre diminuisce in quelle del Nord. Questo il quadro: “Nel 2021 la povertà assoluta risulta ancora più alta al Sud, mentre migliora al Nord per famiglie e individui. Lo scorso anno, indica infatti l’Istat, l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Meridione (10%, da 9,4% del 2020) mentre scende in misura significativa al Nord (6,7% da 7,6%), in particolare nel Nord-ovest (6,7% da 7,9%).”
Le cause? A nostro avviso le solite, risalenti all’Unità d’Italia: il trattamento da cittadini di serie B riservato ai meridionali per i quali lo Stato stanzia annualmente 3.500 euro in meno che per un cittadino del Nord, per un totale di 70 miliardi di euro l’anno sottratti al Sud. Il tutto ovviamente si traduce in meno infrastrutture e meno servizi pubblici al Sud, dunque meno lavoro, più povertà e più emigrazione.
Tutto ciò si aggraverà ancor di più con l’autonomia regionale differenziata che istituirà per legge tale indegno furto, legge progettata dalla Lega con la complicità di tutti i partiti, per realizzare la “secessione dei ricchi”.
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