DI BARBARA LEZZI
Tra due giorni in Parlamento ci sarà l’opportunità di votare per dare un indirizzo al Governo circa la guerra in Ucraina e relativo invio di armi.
È un’occasione che è stata richiesta con determinazione per diverse settimane. Ora si deve stare attenti a non farsi spaventare da chi, guidato da interessi personali, evoca persino un inesistente pericolo per la sicurezza nazionale.
Ci vuole coraggio per dire anche dei no come quello riferito ad ulteriori invii di armi, la nostra Costituzione è chiara a tale riguardo.
Si deve restituire al nostro Paese la possibilità di farsi mediatore tra le parti in modo da tutelare anche i nostri interessi.
Il superamento del limite di sopportazione delle difficoltà che vivono famiglie ed imprese è troppo vicino per non assumersi la responsabilità di agire di conseguenza alle promesse sventolate in queste settimane.