DI EMILIANO RUBBI
È fantastico come le elezioni francesi vengano raccontate dalla stampa italiana.
Allora, innanzitutto la cosa meravigliosa è che la “notizia”, un po’ per tutti, è che “l’estrema destra di Marine Le Pen” abbia decuplicato il proprio peso in assemblea nazionale, passando da 8 seggi a più di 80.
E qui non si capisce perché la Le Pen meriti la definizione di “estrema destra”, mentre i suoi alleati italiani, ovvero Salvini e Meloni, siano sempre chiamati “centro destra”.
Intendiamoci: la Le Pen guida, a tutti gli effetti, un partito di estrema destra.
Ma non è che la Meloni, per dire, sia più “centrista” di lei, anzi, forse è il contrario: quella meno “estrema”, tra le due, specialmente negli ultimi tempi, è senza dubbio la francese.
L’altra cosa che è davvero fantastica è il fatto che, il dato della sinistra di Melenchon, venga considerato “una vittoria”, mentre quello della Le Pen “un trionfo”.
Ora, forse non ne sono tutti al corrente, ma Melenchon ha ottenuto 131 seggi, la Le Pen 89.
Questo significa che la sinistra è andata MOLTO meglio della destra, nelle urne.
Ma niente, sui giornali e nei tg si parla solo del trionfo lepeniano, con Salvini al 15% (in discesa) che stappa bottiglie di champagne come se avesse vinto lui, e non fosse, invece, in caduta libera da mesi.
Del fatto che una sinistra reale, decisa, ecologista, dalla parte dei lavoratori e dei più poveri (quella sinistra che, da noi, ottiene il 2% quando va benissimo) sia la seconda forza del Paese, non ne parla nessuno.
Tanto è vero che, se uno non leggesse i numeri, potrebbe essere portato a pensare che la Le Pen sia arrivata a un’incollatura da Macron e non a meno della metà dei suoi seggi in assemblea.
Al momento è tutto un “come farà Macron, adesso, a governare? Dovrà allearsi con la destra repubblicana?”.
Bypassando, forse giustamente, il fatto che Macron potrebbe proprio decidere di governare assieme a Melenchon, per i prossimi anni.
Non dimentichiamo che lo stesso Melenchon, al ballottaggio, suggerì ai suoi elettori di sostenere proprio Macron, per evitare che vincesse “l’estrema destra” (da noi “centro destra) di Le Pen.
Certo, da qui a ipotizzare che possano governare assieme ce ne passa, ma la cosa bella è che, da noi, la cosa non si prende neanche in considerazione.
Preferiamo sperare in un intervento della moribonda destra repubblicana.
In pratica: al momento facciamo finta che la vittoria della sinistra, in Francia, non esista.
Facciamo finta che non sia Melenchon il vero trionfatore di queste elezioni caratterizzate dall’affluenza più bassa di sempre.
A leggervi così, amici giornalisti, viene quasi da pensare che vi faccia più paura Melenchon della terribile “estrema destra”.
Viene quasi da pensare che il vostro maggiore timore è che una cosa del genere possa accadere, prima o poi, anche in Italia, così preferite far finta che non sia successo niente, sperando che nessuno se ne accorga.
Ma di sicuro sono io che sbaglio, eh.