DI MICHELE PIRAS
In questo magistrale scatto di Massimo Locci sembrano persino simpatiche.
Ma sono quattro estati, ormai, che nel totale disinteresse della Regione, quando il sole è alto e la temperatura sale, scatenano la loro furia devastante sulle campagne di Ottana e dei paesi del circondario.
Sciami di cavallette.
Un’invasione.
Lo sa chi passa in macchina sulla diramazione centrale nuorese della 131 o chi percorre il raccordo con Bolotana, con il Goceano, con Noragugume, Dualchi e Borore.
Lo sanno i parabrezza incrostati degli automobilisti.
Tac, tac, tatatac… e finestrini prudenzialmente sigillati.
Lo sanno i pastori cosa accade nelle loro campagne.
Lo sanno gli agricoltori, della incredibile capacità che hanno di radere al suolo il frutto del loro lavoro e della loro fatica.
Lo sanno i sindaci, che più volte hanno lanciato l’allarme e denunciato l’inerzia delle Autorità preposte.
Lo sa anche la Regione Autonoma della Sardegna e lo sa il suo governo sardo-leghista, ma non si capisce perché, anche su questa emergenza, siano distratti, come sempre incapaci di una risposta all’altezza della situazione.
Quattro anni.
Qui Sardegna, anno 2022, anche se sembrerebbe di essere tornati negli anni ‘50.
Passo e chiudo.