DI BARBARA LEZZI
Ricordate i DPCM di Conte?
Sollevavano le menti più illuminate nella difesa delle prerogative parlamentari. Si gridava alla dittatura, i cittadini venivano compiutamente informati dai costituzionalisti emeriti e i giornali non facevano altro che denunciare la tirannia del premier.
Ebbene, oggi sono tutti tranquilli malgrado l’inquietante pretesa di Draghi che esautora il Parlamento rifiutando categoricamente di passare da un voto in Aula qualora volesse inviare ancora armi in Ucraina.
A lui basta esser stato autorizzano quatto mesi fa e non intende accettare cambiamenti di linea malgrado il contesto sia cambiato e nonostante le sempre più pressanti difficoltà economiche a cui gli italiani sono costretti.
Draghi ha detto che non vuole essere commissariato ma la nostra Costituzione delinea una chiara linea di comando e il Governo DEVE rispondere al Parlamento. È lui che inverte questa catena e commissaria il Parlamento al suo volere.
Non abbiate paura delle elezioni anticipate, non cedete in nome di mediocri interessi personali, non fatevi umiliare ancora una volta.
Dopo mesi di errori, per una volta fate la cosa giusta e tenete fede al volere dei cittadini e alle promesse che avete fatto nelle ultime settimane.
Coraggio!