DI NICOLA FRATOIANNI
Osservando le tattiche di palazzo di queste ore, è un pensiero che mi è tornato spesso in mente.
Sì parla solo della salute del governo Draghi, di alleanze future, supposte indiscrezioni che muoiono nel giro di una mezza giornata. Chi sta con chi e per quanto. Mai che si parli dei contenuti, della Politica, di ciò che interessa la vita di cittadini e cittadine.
Dal dramma dei salari alla terribile siccità annunciata da mesi e colpevolmente ignorata, dall’aumento dei prezzi alla questione energetica. Nessuno che nelle stanze che contano avanzi soluzioni strutturali e con una visione, anche a medio e lungo termine. Solo bonus e dichiarazioni tanto per. E chi, come Sinistra Italiana, tenta di farlo, viene ignorato.
L’ennesima scissione del M5S è sicuramente un segnale, forse un punto di svolta. È senz’altro la fine di chi sosteneva che la destra e la sinistra fossero uguali. E questo può significare l’apertura di grandi praterie per una forza rossoverde, che fa della giustizia sociale e ambientale il perno della sua azione e proposta politica.
Ma perché sia così dobbiamo abbandonare queste discussioni sterili e senza fine. Altrimenti poi, non sorprendetevi se l’astensionismo cresce ad ogni tornata elettorale.