DI LIDANO GRASSUCCI
Margherita Hack guardava il cielo e non vi ha scorto Dio, ma lo cercava. La differenza tra credere e dubitare è qui, chi crede guarda il firmamento e lo legge disegno di Dio, chi no cerca il disegno. Chi crede spesso dimentica nell’eccesso di sentirsi nel vero, che la risposta non è mai una volta per tutte.
Il cielo è bello nelle notti nitide d’estate comunque preghi, comunque chiedi, ovunque guardi. Ma la cosa che cercano coloro che si fanno domande è la ragione di quella bellezza, è l’incredibile armonia che è disarmonica un attimo dopo. Il laico guarda il cielo e cerca le leggi che legano le stelle, il credente le vede attaccate alla mano di dio.
Ma le stelle sono di tutte le domande e non escludono alcun risposta. La distinzione è lì, nella idea che la risposta sia per sempre, come se un Dio immobile avesse escluso se stesso che è divenire.
Se ci sono le stelle e non vengono giù c’è una colla che le tiene attaccate li su , se c’è la bellezza c’è una sartoria o un sarto per quell’abito. Ma la risposta è domanda successiva su chi ha dato abilità al sartore e si va.
C’è che Margherita ha cercato ma non ha visto, molti non guardano pensando di vedere. L’uomo semplicemente si ferma a pensare che forse nulla cade perché, come nelle cattedrali gotiche c’è il pilastro che regge la spinta. Margherita non credeva perché guardava, perché guardava e li sopra c’è scritto un miracolo che è l’eccezione di stare qui. La sua preghiera era guardare. Come lei non vedo niente, ma spero che ora stia facendo le sue domande dove il cielo ha il suo pilastro ed ad ogni risposta dubiti: ma…
Non so se esista Dio ma se c’è ha creato le domande di certo non ha congelato le risposte.
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29 Giugno 2022