DI NICOLA FRATOIANNI
Aboubakar Soumahoro sì è incatenato a Montecitorio e ha iniziato lo sciopero della fame e della sete per far sentire la voce degli invisibili ad una politica di palazzo, troppo occupata dalle proprie beghe interne per prestare attenzione a chi rischia la vita, e troppo spesso la perde, nei campi torridi o nelle baraccopoli gestite dalla mafia per pochi euro l’ora.
Quello che Aboubakar chiede a nome della Lega Braccianti non dovrebbe nemmeno essere oggetto di discussione in un paese civile, ma già realtà.
1. Un salario minimo legale, perché chiunque abbia di che mangiare lavorando.
2. Un piano di prevenzione per gli infortuni sul lavoro, perché non si può morire di lavoro.
3. Una riforma della filiera agricola, che preveda una Patente del Cibo e il permesso di soggiorno per gli invisibili, perché nessun essere umano sia più schiavo.
Davvero il minimo sindacale.
Ricordo inoltre che ho presentato una proposta di legge per introdurre un salario minimo legale di almeno 10€ l’ora.
Mi rivolgo quindi alle forze progressiste che in queste ore esprimono la loro solidarietà ad Aboubakar: cosa stiamo aspettando?
Ad Aboubakar tutta la nostra stima, vicinanza e sostegno, mia e di Sinistra Italiana.
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Aboubakar Soumahoro, nasce nel 1980 a Bétroulilié in Costa d’Avorio, naturalizzato italiano. L’arrivo in Italia avviene nel 1999, a 19 anni. Si laurea nel 2010 in Sociologia all’Università Federico II di Napoli con voto 110/110 con una tesi su “Analisi sociale del mercato del lavoro. La condizione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro italiano: persistenze e cambiamenti”. Aboubakar Soumahoro è tra i fondatori della “Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati” (CISPM). Nel 2012, organizzò insieme ai compagni del CISPM una marcia dei “sans-papiers” che attraversarono 6 paesi europei senza documenti per chiedere la libertà di circolazione delle persone come già accade per le merci. È opinionista con la rubrica “Prima gli esseri umani” su L’Espresso e ha un blog personale su HuffPost. (Fonte Wikipedia)