DI GIOACCHINO MUSUMECI
La “cheer leader” del presidente Draghi scatenata ammonisce tramite Corsera: “Alimentare ancora divisioni in seno al governo, addirittura evocando sms e telefonate del presidente del Consiglio, tutte presunte perché sono tutte senza riscontri, indebolisce fortemente solo il Paese”.
Parla di divisioni il mutante politico che in nome dell’inganno s’è appena diviso dal partito a cui deve la sua posizione. Il primo responsabile di divisioni si conferma asintoto dell’intelligenza, si avvicina faticosamente ma tristemente non la raggiunge mai.
Poi dalla sua posizione subalterna al Q.I. medio, il ministro dell’inganno dà dei bugiardi a tutti coloro che “evocano” telefonate presunte. Invece si dovrebbe dare credito a lui che senza nulla da mostrare di concreto a scagionare il suo padrone, evoca solo cavolate.
Ma non è finita, Di Maio senza vergogna aggiunge: “Qualcuno sta solo cercando il pretesto per generare l’incidente di percorso per far indebolire Draghi e far cadere il governo per andare al voto anticipato senza rendersi conto che l’Italia si trova in “una situazione emergenziale”.
Il caro Di Maio che durante la crisi scatenata da Renzi già studiava come riciclarsi e covava germi di future congiure, oggi si risveglia scandalizzato. Eppure con una scusa nel momento d’emergenza più delicato fu fatto cadere il governo Conte. Tutto nel bel mezzo di una gravissima pandemia a PNRR appena concluso, quindi in un frangente delicatissimo che avrebbe potuto compromettere ogni secondo del lavoro con cui poi s’è fatto bello Mario Draghi.
Far cadere il governo fu l’incognita politica suprema dato che uno scenario pandemico mai s’era visto prima.
Proprio allora l’immemore Di Maio intraprese il cammino verso la sua conformazione attuale che di certo non sarà l’ultima. Se andremo al voto troveremo una soluzione, l’abbiamo sempre fatto, Di Maio non dovrebbe preoccuparsi dato che siamo prima sopravvissuti a Lui e Salvini poi a Draghi, possiamo sopravvivere a chiunque.
Ma aspettate che il CDX vinca le elezioni e vedrete il ministro mutante, che oggi piccona perfino il Rdc, prodursi in saluti romani che fanno Dio, Patria, famiglia e bugiardi svergognati.
Da “Sosteniamo solo Conte” a “Cacciamo chi non sostiene Draghi” Il “vomitino” di Pomigliano non perde occasione per mettersi in mostra, s’atteggia a grillo parlante, ripete a memoria la lezione ma è solo un pappagallo sul trespolo del padrone.
(Foto da L’impertinente)
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4 Luglio 2022