DI GIOACCHINO MUSUMECI
Il leader italovivo dice di Conte: “E’ un clown che non fa più ridere, impone il suo narcisismo senza proporre soluzioni”.
Mi ero ripromesso di evitare la politica- per oggi- ma due righe sono come “du spaghi, se po fà”.
Dunque Renzi riduce il manifesto di Giuseppe Conte a narcisismo. Allora è vero che Matteo è un ciocco di betulla tarlata. E Bin Salman gli dà retta, pensa quell’altro che etica ineccepibile..
Comunque c’è un documento chiarissimo in cui si elencano nove, DICO NOVE NON UNO, temi di governo. Nove tracce su cui trovare una sintesi normativa che per una volta, ALMENO UNA, risulti da classe politica interessata ai cittadini. Invece abbiamo dirigenti babbuini che ignorano i cittadini, solita Italia al contrario.
Se occorreva Giuseppe Conte l’incapace, per sintetizzare nove proposte CONCRETE che da anni, mica da oggi, avrebbero dovuto essere appannaggio di tutti governi passati, quali capacità possiedono quelli bravi oltre pisciare nel pannolino.
Renzi c’azzecca quando dice che “Conte è un pagliaccio che non fa più ridere”, di fatto solo una massa di minkioni potrebbero ridere sulle condizioni dei cittadini mortificati dalla governance di Draghi, la draga che dovrebbe trovare risorse piuttosto che scavare fosse dove seppellire le prospettive di un paese equo e civile.
Una cosa è sicura, Conte non deve far ridere nessuno, invece Renzi è quel genere di pagliaccio rimbambito che farà ridere per sempre.
Nell’oroscopo cinese gli anni di nascita sono simboleggiati con animali, ma se chi dico io fosse cinese il calendario sarebbe diverso, certamente esisterebbe l’anno dello scroto, o forse quello del 2%.
Un tizio molto conosciuto con la vaga facies da ratto, tempo fa ebbe la malaugurata idea di dire che leader è colui che non bada ai sondaggi perché è in grado di cambiarli a suo favore…
Ecco perché Conte non fa ridere e i roditori parlanti fanno unicamente ridere.