DI MARIO PIAZZA
Non è mai il momento per fare le cose che non si vogliono fare.
Di tutte le scuse quella del momento sbagliato è la più vigliacca e offensiva, è come rispondere a una richiesta dando dell’irresponsabile a chi la formula senza però avere la decenza di spiegarne con chiarezza le ragioni.
Prendiamo lo ius scholae, il fine vita e il salario minimo. Tre leggi di civiltà che non andrebbero minimamente a intaccare i mega problemi che stiamo affrontando, nessun effetto negativo sulla crisi economica, sulle vicende belliche, sul caro energia, sul disastro ambientale.
Tre passi avanti verso la giustizia sociale, contro la sofferenza e contro lo sfruttamento che non si possono fare senza che ci venga dato uno straccio di ragione…
A meno che non si consideri una ragione quella di tenere insieme un governo talmente malconcio che per sopravvivere può soltanto rimanere immobile, fingersi morto e puzzare di cadavere proprio come fanno gli opossum quando vedono la mala parata.