DI MARIO PIAZZA
Sono affermazioni che lasciano il tempo che trovano se si parla di chi è alla guida di un paese di 58.983.122 senza contare gli immigrati. Non stiamo parlando di quello del piano di sopra, l’unica cosa che dovremmo domandarci è se Draghi è utile o ancora meglio… A chi è utile?
A giudicare dai risultati, a parte l’encomiabile lavoro del generale Figliuolo liquidato anzitempo, non c’è nulla di utile nel lasciar trascorrere gli anni più difficili della nostra storia post-bellica fingendosi morto per non dispiacere a nessun componente del caravanserraglio che lo ha tenuto in piedi.
Qua fuori c’è un paese in ginocchio che ha bisogno di tutto tranne che del tirare a campare, meno che mai se quel tirare a campare ha l’unico scopo di favorire i mercati, le borse, le valute, le alleanze internazionali e quei quattro o cinque oligarchi di casa nostra.
“Eh, ma così vincerà la destra!” e sarebbe pure una gran disgrazia se la destra, non quella che puzza di olio di ricino ma quella che della povera gente se ne strafotte, non avesse già vinto da parecchio tempo. La destra delle mancette per tener buoni i poveracci, della cultura che non dà da mangiare, dei giovani che non hanno voglia di lavorare, del lavoro come elemosina e non come diritto, della salute come business, dei servizi sociali che costano troppo.
E allora, lo dico come lo direbbe il commissario Rocco Schiavone… “Estigranca**i!”. Che vinca pure e governi se ci riesce, saranno in pochissimi ad accorgersi della differenza.
