La “Fatica ucraina”
«La ‘fatica ucraina’ serpeggia in particolare in satelliti in odore di insubordinazione come Francia e Germania, che vorrebbero approfittare del momento per aumentare il margine di manovra dall’America», scrive Petroni prima dell’esplodere anche della crisi italiana, che non è soltanto scemenza di politici per caso, ma che esprime più diffusi e seri timori di prossimo futuro. L’analisi storico politica di Limes va molto oltre, ma a questo punto dovete andare e cercarvela voi.
Ultimi punti solo per titolo
Gli Usa con Kiev ma coi russi ancora lontani dai confini Nato. La minaccia della paura baltica a Kaliningrad. La Russia è un fattore decisivo per la stabilità dell’Europa, spiega la storia e ripete Kissinger. Russia-Cina, «non antagonizzarli», sarà la storia a farlo. L’errore di Xi su una veloce vittoria russa. Washington e Pechino devono imparare a comportarsi, a convivere. Le minacce globali passate dall’accumulo di potenza da parte di uno Stato dominante, alla disintegrazione della potenza e l’aumento del numero di territori non governati.
‘Caoslandia’ peggio di Mosca e di Pechino
“In sintesi: Kissinger teme Caoslandia più di Mosca. E a quanto pare anche di Pechino. Un ordine mondiale complicato dall’apparente mancanza di codici condivisi, dal carattere globale e non europeo del sistema, dal gran numero di potenze in ascesa o rientranti nella storia. La lezione di Kissinger è che nonostante tutto occorre provarci. Per non abbandonarsi al nichilismo. E non scivolare in una guerra totale”.