DI LIDANO GRASSUCCI
Noi non sumus digni della libertà
Servirebbe… non io, ma Latina. Primo, se perdi non fai ricorso. Secondo, se vinci non ti senti puro e i perdenti sono impuri. Non giochi partite personali, mai ma interessi dell’interesse della città. In questi giorni la nuova classe dirigente e la vecchia (si fa per dire) dimostrano tutti i loro limiti.
Latina appare al mondo come luogo di sorvolo di elicotteri e di bande che si dividono tutto anche il voto.
E pensare che Francesco De Gregori diceva di Latina “grande città del nord”, qui il paragone è con Medellìn in Colombia. Una città impazzita, cinque commissari prefettizi negli ultimi 15 anni.
Ma che importa di Latina importa aver ragione.
Poi vedi i protagonisti dell’imbroglio che non sanno neanche barare ad una corsa di lumache, perché non fanno in tempo. Qui sono mediocri anche i bari. Non esiste una autorità morale capace di dire: basta, siamo alla farsa.
La soglia del ridicolo non esiste ma è una attesa del prossimo ridicolo.
Qui va tutto a carte bollate, anche la passione ha il suo avvocato e rimanda ad un giudice a Berlino. Non c’è una opinione pubblica che si indigna, una rete economica che dice basta, uno scontro di idee, ma mille marche da bollo.
Tutti considerano gli altri abusivi e se stessi “meglio” ma di un meglio che si dicono da soli.
Latina non è una capitale ma un villaggio di passaggio, è come quelle città americane della prateria che sono un incrocio, un emporio è un tempio dove ciascuno prega i propri santi e nessuno sa il perché.
Non so cosa decideranno il 26 luglio i giudici ma la città si è già arresa, ha consegnato le sue sorti alla sorte, ha abdicato.
Quando sarà non si rivoterà, o voterà, ma si conteranno le marche da bollo. Latina non esiste è una invenzione, qui non serve un sindaco ma un viceré, un podestà, un Prefetto, un Vescovo, un Rabbino capo. Tutto basta che non ci fate votare perché non sappiamo farlo, non vogliamo farlo e poi c’è sempre chi va a a piangere dalla mamma per il torto subito.
Al secondo turno Coletta prese 30.293 voti, Zaccheo 24.888. Faccia a faccia.
Ma per favore toglieteci il diritto di voto, stabilite che nella Repubblica è sovrano il popolo ad eccezione di Latina, esclusa Latina, senza Latina. Noi non sumus digni.