DI LUCA BAGATIN
Il Partito Comunista Sudafricano (SACP), ha tenuto a Johannesburg, dal 13 al 16 luglio scorso, il suo 15esimo Congresso Nazionale, eleggendo a nuovo Segretario Generale, Solly Mapaila.
Il SACP è il partito comunista più antico del Sudafrica (fu fondato nel 1921) e, attualmente, conta 330.000 iscritti.
Al Congresso del partito è intervenuto il Presidente del socialista African National Congress, nonché Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, oltre che i rappresentanti del Partito Comunista di Cuba, del Partito Socialista Unito del Venezuela, del partito di governo della Palestina, del Partito Comunista della Federazione Russa e – tramite collegamento video – Li Mingxiang, Viceministro del Dipartimento Internazionale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese.
Quest’ultimo, in particolare, ha sottolineato come il SACP abbia contribuito alla fine del regime dell’apartheid, alla fondazione e allo sviluppo del nuovo Sudafrica e all’avanzamento del socialismo sudafricano.
Il tema del congresso del Partito Comunista Sudafricano è stato: “Costruiamo insieme un potente movimento socialista dei lavoratori e dei poveri”.
Il SACP fa parte della Coalizione Tripartita attualmente al governo, assieme all’African National Congress e al Congress of South African Trade Unions, partiti socialisti che guidano il Paese da quando Nelson Mandela (che al partito fu iscritto, dal 1958 al 1962) lo liberò dall’apartheid e dalla schiavitù coloniale.
Fra le altre cose, nell’ambito del Congresso, si è discusso in merito alla necessità di “africanizzare il marxismo”, ovvero rafforzare l’esperienza di lotta dei popoli africani per la loro emancipazione, attraverso il socialismo.
Il Congresso ha sancito inoltre che, l’obiettivo delle forze socialiste, è quello di anteporre le persone al profitto; l’ambiente rispetto all’accumulazione privata e anteporre la solidarietà internazionale alla crescente diseguaglianza e al militarismo imperialista.
Luca Bagatin