DI GIOACCHINO MUSUMECI
In altre parole l’esperienza acquisita sul campo non serve e si va fuori. Il principio che caratterizza il movimento é un limite che di fatto non impedisce a nessuno di cambiare casacca in alcun istante del suo primo o secondo mandato. Se qualcuno, Grillo compreso, può dimostrare il contrario ne approfitti ora.
L’unico strumento che può impedire il cambio di casacca si chiama “Imperatività del mandato” e nel nostro sistema politico è incostituzionale perché “contrattualizzerebbe” il rapporto tra elettori e eletti, i quali potrebbero essere “Licenziati” per farsi rieleggere presso la nuova compagine politica.
Il limite del mandato senza l’imperatività del mandato è un orpello inutile e le ragioni sono sopra. Il resto è un enorme inganno Grillesco. Apposta dico che certe decisioni spetterebbero agli iscritti e non dovrebbero potersi ridurre alle preferenze del garante che peraltro gode di un mandato pressoché infinito giacché nessuno osa sfiduciarlo. Cosa penso di questo? Penso che non mi piace e non è la prima volta che lo scrivo.
Al di là di tutto ciò vorrei sapere se Beppe Grillo preferirebbe per suo figlio un pool di avvocati novellini alle prese con squali esperti. Scommetto di no.
Oppure vorrei vederlo in sala operatoria qualora il primario di chirurgia si facesse sostituire dal novellino immediatamente prima di un intervento all’arteria cerebrale media o l’asportazione di una metastasi duodenale.
E con lui vorrei vedere tutti coloro che parlano di astrattezze varie i cui riflessi reali sono molto discutibili se non negativi.
