ALESSIA E GIULIA. UN DOLORE CHE CHIEDE SILENZIO

DI CLAUDIA SABA

Chissà cosa spinge a dare sentenze senza appello sulla tragedia di due ragazze fatte a pezzi dalle rotaie di un treno.
Di avere sempre certezze e mai dubbi su come vadano educati i figli.
Perché i vostri sono tutti perfetti!
Non vanno a ballare, non si drogano, non sgarrano mai e tornano a casa ogni sera in perfetto orario.
E adesso che le avete dette proprio tutte sulla vostra perfetta
genitorialità, provate a pensare
alla sofferenza di due genitori privati della cosa più preziosa: le loro figlie.
Provate a spogliarvi della vostra tracotanza e pensate ai vostri di figli.
Perché nessun figlio è perfetto, e genitori non si nasce ma si diventa, sbagliando tante e tante volte.

Alessia e Giulia non ci sono più.
Due genitori le piangono.
Perché perdere due figlie nello stesso momento
è dolore che non ha mai fine.
I vostri commenti sul web carichi di accuse contro di loro e di “so tutto io”, sono irricevibili.
C’è troppa saccenza, violenza, odio.
Troppa insensibilità e troppi consigli non richiesti.
Troppa crudeltà camuffata da una pseudo libertà di pensiero.
Davanti a tale dramma occorre stare in silenzio.