DI MAURO COLTORTI
Oggi Calenda scioglierà le “riserve” sull’ alleanza con il PD. Mette dei veti e non vorrebbe Di Maio ma ha accolto a braccia aperte la Gelmini e la Garfagna. Ma scioglierà le riserve “de che” dicono a Roma. Lui è insieme alla Bonino di +Europa e lei “col cavolo” che molla il PD che le ha assicurato un seggio in parlamento nel 2018. Figuriamoci se si mette a raccogliere firme in agosto!! Ce lo vedete Calenda a fare i banchetti in agosto. E ce li vedete i suoi sostenitori? Insomma è un bluff. Ma anche se decidesse di andare da solo dall’alto del suo 2-3% di supporter dove vuole andare? Io lo manderei sicuramente da solo per dimostrare che non è un bluff! I suoi sostenitori sono tutti ai Parioli e ricordo che i “pariolini” sono tutti benestanti e lo votano per difendere i propri privilegi. E poi Calenda è un ex Confindustria… Oggi Letta ha anche “ventilato” l’idea di una tassa patrimoniale ai più abbienti. Tanto sa che le promesse elettorali durano il tempo di una barzelletta ad eccezione dei 5 Stelle che hanno fatto di tutto per mantenerle. Ma perché con il Conte 2 e poi con Draghi il PD, ed anche Calenda, non hanno sostenuto un “salario” minimo? Ora dicono di essere d’accordo ma il ministro Orlando, nel governo Draghi, non era del PD?