DI LEONARDO CECCHI
Digiunavano da giorni quando li hanno trovati.
Una giovane coppia di Chieti, Francesca e Marco.
Lei incinta di 7 mesi, lui che aveva perso il lavoro a causa dei mille problemi che ci sono oggi.
I genitori di uno lontani, quelli di lei malati e impossibilitati ad aiutarli.
Stavano discutendo. Perché la fame, la disperazione, le situazioni pesanti che si protraggono per settimane, mesi portano anche a questo, all’esasperarsi.
Per tale ragione sono intervenuti i carabinieri chiamati dai vicini. Arrivati sul posto, hanno toccato con mano quella disperazione.
La fame di chi digiuna a da giorni perché non ha soldi per comprare niente e non sa come fare.
Ci hanno pensato loro, perché è partita una piccola gara di solidarietà e la coppia ha ricevuto una spesa fatta dai carabinieri stessi, che sono andati al supermercato e con il loro denaro hanno acquistato prodotti alimentari.
Ai militari va un grazie, ma il tema rimane: non è con i soldi delle FO o il sudore dei volontari che si aiutano le persone. Deve essere lo Stato.
È compito dello Stato evitare che le persone soffrano la fame. Qui c’era una donna incinta che digiunava perché non aveva soldi e non ci si può voltare dall’altra parte.
Una misura che possiamo adottare è il Reddito alimentare: lo Stato che scende al fianco del Terzo settore e aiuta nel recupero di prodotti alimentari buoni che verrebbero sennò buttati perché in eccesso (non perché scadenti) e li distribuisce a chi ha bisogno.
Possiamo aiutare milioni di persone con poco e dare una mano.