ALTALENA TAIWAN-PELOSI, DISCREDITO USA. SOLO RISCHIOSA O ARROGANTE?

Altalena Taiwan-Pelosi, discredito Usa. Solo rischiosa arroganza ideologica di una vecchia signora?

“Viaggio pericoloso” dicono tutti, ma lei insiste. Cercasi movente. Nancy Pelosi, terza carica dello Stato e la sua delegazione di parlamentari, lasceranno Singapore per raggiungere l’aeroporto di Songshan, a Taiwan alle 22.20 di questa sera, riportano il Liberty Times e alcuni media americani. Forse si e forse no. Nonostante Biden preghi, la Cina minacci, e l’America abbia cose più serie di cui preoccuparsi, tra inflazione e recessione.
Ma Piero Orteca oggi ha molto da raccontarci, anticipato solo dalla Borsa di Hong Kong che triplica le perdite nei timori di una crisi Usa-Cina. Mentre la Cina ha sospeso nella notte l’import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan.

Vanità forse, arroganza certa. Ma cosa altro dietro?

Un’attempata signora, a tre mesi dalla pensione, si e inventata una “crociata asiatica”, un viaggio-scuola per ricordare a quelle genti il sapore ineguagliabile della democrazia. E metteteci pure il gusto del libero mercato, perché “business is business”. La signora in questione è Nancy Pelosi, 82 anni, “speaker” del Congresso Usa, terza carica dello Stato, appartenente al Partito Democratico. Sennonché, il primo popolo da indottrinare (sia pure indirettamente), guarda tu, dovrebbe essere quello cinese. Perché la signora, oggi, lo confermano tutte le fonti diplomatiche e giornalistiche, a meno di clamorosi colpi di scena finali, sbarcherà a Taiwan, vero nervo scoperto di Pechino.

Ormai è Pelosi-Forse

Nancy Patricia Pelosi, nata D’Alesandro forse arriverà nell’isola contesa, facendo però fare al suo Presidente la figura dello zimbello. Per usare un eufemismo. Quando i cinesi hanno conosciuto l’intenzione di Nancy Pelosi, di una visita semi-ufficiale a Formosa, si è scatenato l’inferno. La scelta è stata percepita (e non a torto), in questo momento, come una provocazione. Per la verità, la signora Pelosi, democratica di nome, nel corso della sua lunga carriera politica si è sempre distinta per una certa acredine contro la Cina. Insomma, visto il pulpito da cui veniva la predica, Xi Jinping è passato direttamente alle minacce, “convocando” Biden in videoconferenza.

Biden e Pentagono inascoltati

Alla fine di un burrascoso confronto, il Presidente degli Stati Uniti ha dovuto ammettere, davanti ai giornalisti, “che il Pentagono gli aveva suggerito di consigliare alla signora Pelosi di non visitare Taiwan”. Biden ha aggiunto che il viaggio, almeno in questo momento, non sembrava opportuno. Bene, se oggi, come ormai sembra probabile, Nancy Pelosi, atterrerà a Taiwan, smentirà clamorosamente la Casa Bianca e la esporrà a un fuoco di fila di valutazioni dispregiative. Ma non solo lei come bersaglio.

Pelosi a Taiwan contro chi?

Quanto conta Biden, se la Pelosi fa quello che le pare? O, forse, è vero quello che si dice negli ambienti politici americani, che già trapela in molte analisi dei media, e cioè che una vasta area del Partito Democratico voglia Biden verso la pensione ? Se questo intreccio di rischiosi pasticci diplomatici è il risultato di faide di politica interna, allora c’è da tremare. Gli Stati Uniti hanno perso la loro capacità di essere il polo privilegiato del pianeta, ma soprattutto non sanno più interpretare il ruolo di potenza capofila dell’Occidente. Basta guardare cosa ne pensa la stessa stampa Usa.

La stampa Usa ferocemente sconvolta

Il New York Times, il più progressista dei giornali progressisti, ha manifestato più di una perplessità sulla questione. “Il viaggio della Pelosi a Taiwan è troppo pericoloso” titola il quotidiano riportando l’autorevole opinione di due politologi, Bonnie Glaser (Asia programm, German Marshall Fund) e Zack Cooper (American Enterprise Institute). Alla base del loro ragionamento c’è una possibile rischiosa “miscalculation” da parte americana: Xi Jinping in autunno alla terza investitura da leader del Partito comunista, su Taiwan non può permettersi di arretrare di un millimetro, costi quel che costi. E alla provocazione della Pelosi, per Xi, bisogna rispondere senza esitazioni e con durezza. I due esperti analisti avvertono: attenzione, non è la solita crisi. Questa volta l’escalation potrebbe avere esiti imprevedibili.

Tutti sorpresi a cercare il movente

Stampa e politica americana e non solo, a cercare di dare una logica a comportamenti altrimenti inspiegabili. Ed ecco un nuovo spunto di analisi. Alla Casa Bianca e dentro il Partito Democratico quali sono le forze che stanno giocando contro Biden? Perché, a questo punto,. è chiaro che l’Amministrazione è spaccata e che il Presidente, probabilmente, non gode più della fiducia di tutti i suoi “advisor”. Certo, è stridente la discrepanza tra l’evoluzione della crisi diplomatica e il backstage politico.

‘Visita inopportuna e pericolosa’

Il Financial Times titola allarmato: “La visita mal concepita di Nancy Pelosi”, bollando l’iniziativa come “inopportuna e fatta in un momento pericoloso”. Quale sia il clima di sconcerto tra gli osservatori è testimoniato anche da un altro titolo, del Wall Street Journal: “Il possibile viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan sconvolge la Cina e la Casa Bianca”. Nella prima superpotenza del mondo, nostra alleata e, verrebbe da dire, “nostra guida”, la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra? L’articolo di Carlo Hutzler, dice che la sconsiderata missione della “speaker” ha innervosito in ugual misura (e ce ne voleva) sia Biden che Xi. Da come la raccontano al WSJ sono stati i militari del Pentagono i primi a dare la sveglia al Presidente, ragguagliandolo sui formidabili rischi di un’iniziativa senza né capo né coda.

Solo ‘imperterrita e stizzosa’?

Se oggi dovesse veramente sbarcare a Taiwan, la signora Pelosi getterebbe nitroglicerina sul fuoco, in un’area che è già ritenuta la più a rischio di Terza guerra mondiale in assoluto. Non solo, ma bloccherebbe anche sul nascere l’intenzione di Biden di rivedere i dazi doganali imposti alla Cina.

Stemperare la guerra delle tariffe con Pechino, infatti, potrebbe essere un mezzo per allentare la tensione e per contribuire a combattere l’iperinflazione Usa. Ma la signora Pelosi si è messa di traverso. A chi sta tirando la volata?

DA REMOCONTRO: https://www.remocontro.it/2022/08/02/altalena-taiwan-pelosi-discredito-usa-solo-la-rischiosa-arroganza-ideologica-di-una-vecchia-signora/?fbclid=IwAR03PtJPVwwoBGPFZIUY4MydjC-6Hi8oDPpGSdVr2xxuMuwk95mPsI4JvOk&fs=e&s=cl