DI LUCA BAGATIN
Martedì 2 agosto scorso, il Ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez, su Twitter, ha espresso il suo rifiuto relativo a qualsiasi azione volta a “ledere l’integrità territoriale e la sovranità della Repubblica Popolare Cinese”. Condannando, in questo senso, l’ingerenza degli USA negli affari interni della Cina.
Il Ministro Rodríguez ha altresì espresso “preoccupazione per l’aumento delle tensioni e l’aggravarsi della situazione intorno a Taiwan” e – riferendosi alla visita della Presidente della Camera dei Reppresentanti degli USA – Nancy Pelosi – a Taiwan, ha affermato che “le nuove provocazioni, mascherate da contatti ufficiali o da visite ad alto livello, generano deliberatamente ulteriori pericoli per la pace e la sicurezza regionale e internazionale”.
Cuba, attraverso il Ministero degli Esteri, ha dunque ribadito l’adesione al principio della “Cina unica” e il riconoscimento di Taiwan come parte del territorio cinese.
Il Ministro degli Esteri cubano ha fatto inoltre presente come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella risoluzione nr. 2758 del 25 ottobre 1971, abbia riconosciuto come unico rappresentante del popolo cinese il suo governo, sulla base del riconoscimento del principio di “un’unica Cina”.
“Le finalità e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale devono essere rigorosamente rispettati senza selettività o doppi standard”, ha affermato il Ministro Rodríguez, sottolineando che “non si può ignorare il ruolo chiave della Cina come fattore di stabilità ed equilibrio internazionale, né l’importanza della sua cooperazione, senza condizioni politiche, con i Paesi in via di sviluppo”.
Luca Bagatin