DI MASSIMO RIBAUDO
Ho provato ad analizzare i flussi elettorali negli ultimi anni.
Secondo me la destra parte sempre in vantaggio per un 5% di italiani a cui piace delinquere, evadere, essere al confine con la legalità.
Quelli non votano al centro, o per la sinistra.
Votano chi gli garantisce condoni.
Poi c’è il problema della protesta che si affida a imbecilli.
La protesta era sacrosanta, dal 2009.
Partì da Occupy Wall Street e gli Indignados. Fino al M5s in Italia.
Tutti movimenti con ragioni sacrosante e che ho sempre difeso.
Ma dopo lo strangolamento della Grecia la sinistra è rimasta confusa, divisa ed inerte.
La protesta se la sono presa in mano i sovranisti.
Come è potuto avvenire?
Ha prevalso la massa dei deficienti.
Cinquestelle, secondo i sondaggi, perde in 4 anni il 20% dei consensi.
Attenti. Già alle Elezioni europee del 2019, la Lega passa a quel 35% che è dato dal travaso dei voti dal M5s.
E Renzi, dal 40% alle europee del 2014, passò al 19%, del 2018 peggior risultato del Pd.
Eccoli lì.
C’è un 20% di cazzari volanti e volatili. Che vanno da Renzi, a Di Maio, a Salvini e ora a Meloni.
Scelgono sempre il PEGGIO.
E i loro avversari sono solo il meno peggio: tranne Bersani.
Non se ne esce così. Va trovata una soluzione. Che non si chiami solo Draghi, magari.