POPULISTA SI, FESSO NO DI CERTO

DI MARIO PIAZZA

 

Si dice che l’uomo sia l’unico mammifero capace di inciampare due volte nello stesso ostacolo, le “parlamentarie” grilline di martedì prossimo ne saranno l’ennesima prova.

Questa volta i candidati, i nuovi scappati di casa, saranno meno di duemila per quella residua settantina di posti disponibili tra Camera e Senato ma il principio rimane lo stesso che ci ha regalato le Lezzi, le Taverna e soprattutto i Di Maio.

Vince la candidatura chi prende più like, la stessa logica di Youtube o di Tripadvisor. Per la seconda volta vaffa… la cultura, l’esperienza, l’istruzione e qualsiasi altro titolo che richiederemmo persino a chi schiaccia i bottoni di un autolavaggio.

Mi domando se Grillo abbia scelto così anche il suo medico, il suo commercialista, l’avvocato che difende suo figlio o l’architetto che gli ha ristrutturato le ville di Sant’Ilario, di Bibbona e di Porto Cervo.

Immagino di no, populista sì ma mica co****one.