DI GIOACCHINO MUSUMECI
La Boschi candidata in Calabria sarebbe leggenda se non fosse una piaga reale.
Mi chiedo solo chi rappresenti in Calabria Maria Elena Boschi e chi le regalerà la preferenza contro ogni logica.
Già non si capiva la candidatura in Trentino dove Boschi era meno rappresentativa di una cima di rapa ma in Calabria siamo in pieno delirio.
Gli sforzi dei partiti tesi ad assicurare scranni dove non si possiede alcun legame territoriale è la testimonianza eclatante che la rappresentatività, evidentemente insignificante ratio dell’esistenza del parlamentare invocata per inibire tagli alla camera e senato, è una palla clamorosa in riferimento ad alcuni nomi.
E devo pure sentire filippiche sulla bellezza della Democrazia rappresentativa laddove il cittadino è disposto a eleggere le mutande di mia nonna in carriola.
La Boschi blindata in Calabria, come del resto Salvini che ha scelto la medesima regione, oppure Di Maio, che si guarda bene dal candidarsi in Campania, e Franceschini nel collegio plurinominale di Napoli sono notizie funeree, tristi lapidi sulla tomba dell’onestà Intellettuale che la politica proprio disconosce. Io mi domando solo dove vogliamo andare con un parlamento più simile a una discarica di tossine mortali auto-riciclanti. Accattonaggio di questa portata all’insegna dell’ imprescindibile europeismo con ci ci martellano il sacco vitellino è una farsa da svergognati impresentabili perfino a carnevale. La Boschi in Calabria, è inutile negarlo, ha meno senso della nduja nel caffellatte.
Ricordo bene una frase della Boschi: “Preferisco essere valutata per le riforme che per le forme.” Male cara Elena, le sarebbe convenuto il contrario. La sua riforma è stata un frontale contro una pala meccanica, dopo quella le sono rimaste a malapena le forme, quindi giudicarla per i contenuti è semplicemente impossibile. Infatti la questione è semplice: che ha fatto in concreto la Boschi dal 2018 a oggi ? Nulla – di- nulla, perciò chi voterà per questa scansafatiche con la matricola in bella vista, è un poveraccio che di certo concorre a peggiorare il quadro di una regione già devastata senza la Boschi a rappresentarne gli scogli di Scalea.
