OK, BOOMER!

DI MARIO PIAZZA

 

A prescindere da qualsiasi considerazione politica o economica, sono convinto che culturalmente il temuto razionamento energetico ci farebbe un gran bene.

Lo imparai da ragazzo che il sistema capitalistico per sopravvivere aveva la necessità di espandere costantemente i consumi, di imporre al mercato l’idea del “tutto e subito”, di rifilarci merci e servizi di vita breve, di stravolgere i ritmi naturali del giorno e della notte affinché la macchina produttiva non si fermasse neppure per attimo delle nostre giornate.

A voi sembra normale che una palestra, uno di quei luoghi dove andiamo a dissipare le energie che avremmo potuto proficuamente utilizzare durante la giornata, chiuda a mezzanotte? E vi pare logico che a quell’ora aprano le discoteche per restituirci alle sei del mattino decine di migliaia di giovani rincoglioniti? E i centri commerciali aperti tutti i giorni per venderci ogni sorta di cazzate rigorosamente di breve durata e rimpinzarci di quelle schifezze che chiamano fast food? E le migliaia di reti private che per tutta la notte interrompono le televendite con programmi raccattati in qualche cassonetto della spazzatura? E gli interi condominii costretti a rimanere svegli per buona parte della notte affinché una mezza dozzina di sfigati possa inghiottire immondi panini schiamazzando dopo essere scesi da qualche Harley smarmittata?

Spegnere ragazzi, spegnere! Siamo una società malata e quando si è malati la prima cosa da fare è mangiare meno e mangiare sano, lo sanno tutti.