MA QUANTO E’ CREDIBILE QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE?

DI MARIO PIAZZA

 

Chi vive di politica, parlo dei leader e delle prime file, ha bisogno di qualità che vengano ben percepite sia dal proprio partito che da tutto il corpo elettorale da cui si intende ottenere un consenso il più ampio possibile.

Questo è una campagna elettorale, prima ancora dei programmi a cui ormai più nessuno crede è l’esibizione di intelligenza, cultura, lucidità, dialettica, passione, empatia e persino estetica. Tutte qualità importanti per ottenere il consenso, ma inspiegabilmente tra esse manca quella che tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare fin da quando eravamo piccolissimi e i nostri genitori ci prospettavano premi e castighi. Sto parlando della Credibilità.

Senza credibilità una persona non è nulla più di un corpo e di una voce, senza di essa non si è neppure in grado di condurre il proprio cane a fare una passeggiata eppure la quasi totalità dei politici non se ne preoccupa minimamente. Né di conquistarla, né di perderla né di recuperarla se la si è persa.

Le folle plaudenti che scodinzolano attorno ai comizi di qualsiasi ciarlatano sembrerebbero darmi torto ma a dimostrare che senza credibilità le parole sono solo chiacchiere c’è la metà del corpo elettorale, quei venti milioni di italiani che ad andare a votare non ci pensano proprio più.