DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Rientrando per votare mi sentivo un po’ come Pasquale Ametrano, l’emigrato in Germania che affronta il viaggio di ritorno fino al sud Italia per esercitare il suo diritto, anche se io avevo meno strada da percorrere, così ridendo e scherzando, come al solito, ascoltavo la radio.
“Farsa”?
Lo so, adesso mi date del putiniano, ma non lo sono, non entro nel merito della notizia, anche se tendo a crederlo non so se sia una farsa o meno, sono solo scandalizzato di come qualcuno che dovrebbe fare il giornalista dà opinioni nei canali di una RAI che dovrebbe diffondere notizie e non idee personali.
Questo è ciò che mi fa rabbia, non se sia vero o meno il referendum e chi lo legittima, ma come il giornalismo di stato sia facile strumento di opinioni personali senza che nessuno intervenga, altro che commissioni di vigilanza…
Punto.
Punto.
(l’autore è anch’egli un giornalista)