IL TUBETTO DI DENTIFRICIO

DI MARIO PIAZZA

 

Mezza Italia si è metaforicamente suicidata durante la notte, l’altra mezza festeggia non riesco a capire che cosa.
Certo, la vittoria della estrema destra è sotto gli occhi di tutti. Non è schiacciante come qualcuno temeva ma il problema non sono le dimensioni, il disastro vero è la qualità di questa vittoria.
Ha vinto l’ignoranza, l’egoismo, la ferocia, la strafottenza, la superficialità, l’affarismo, l’ingiustizia, la prepotenza… Ha vinto il peggio dell’animo umano. Non che dall’altra parte queste belle qualità fossero assenti, intendiamoci. Erano soltanto meno intense e sfacciate ma soprattutto erano diluite in un tentativo, quanto genuino decidetelo voi, di tener conto più o meno di tutti.
Ce lo siamo meritato? No, noi non avevamo nessuno strumento per fare fronte comune contro il disastro, non potevamo far altro che lasciarci frantumare dalle ambizioni di finti leader la cui unica vera preoccupazione era di affermare se stessi.
Non se lo meritavano le donne, i poveri, i lavoratori che sono la maggioranza nel paese. Non se lo meritavano le minoranze immigrate, omosessuali, pacifiste, ecologiste e libertarie. Nessuno se lo meritava, neppure quelli che hanno votato questa orrenda estrema destra. Se ne accorgeranno presto ma ormai è fatta, non si può far rientrare il dentifricio nel tubetto.
Non ci resta che fare tutto ciò che possiamo affinché duri il meno possibile, senza esclusione di colpi, e nel frattempo spazzare via i responsabili di questa sconfitta. A proposito, pare che Letta si dimetta stamattina.