Russia

LA RUSSIA COME LA LIBIA?

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

La Russia parla, ma nessuno l’ascolta, così usa l’unico strumento che per ora le è ancora possibile, l’ONU, che pur non l’ascolta troppo.

Invece, per ottenere udienza da noi, che invero dovremmo provare ad ascoltarla, abbiamo deciso unilateralmente che prima deve smettere di invadere l’Ucraina, ritirarsi e fare ammenda.

Mi pare giusto, ma se smette di invadere l’Ucraina per essere ascoltata e dovrà anche umiliarsi, in verità tutto questo mi pare davvero fuori discussione: la vedete voi la Russia, lo stato con il più potente arsenale nucleare del mondo, chinare il capo di fronte a noi ed agli USA e chiedere scusa?

Naaa! Su questo ha ragione la Duma, l’Ucraina è ormai una colonia USA, altrimenti per quale ragione accanirsi tanto quando le ingiustizie nel mondo sono molte e molte altre e spesso persino più crudeli e durature?

Ma, poi, come può finire questo conflitto, con una bomba atomica?
Spero di no, perché sarebbe una vera catastrofe, in una guerra atomica si perde tutti, ma nemmeno si può pensare di umiliare la Russia, ogni nazione umiliata nel passato ha poi perso il controllo di sé stessa ed è finita fuori controllo. In Libia, per esempio, il problema fu detto essere il dittatore Gheddafi e per questo fu invaso il suo paese ed a questo proposito, nessuno ha detto che non si poteva fare, che era un crimine e via dicendo, ma siccome lo facevamo noi andava bene.
Abbiamo persino ucciso con crudeltà ed esultanza il suo dittatore e da allora nessuno sa più chi governa davvero sul posto, esattamente chi ne controlla le risorse e, soprattutto, chi si è tenuto le armi e se ancora ne compra…

Ed è un paese davvero molto piccolo in confronto alla Russia.

Quindi, cosa potrebbe succede se qualcuno riuscisse a far fuori il dittatore Putin (internamente o esternamente non fa differenza), resterà compatta la grande ed eterogenea nazione?
Se no, in quanti stati si dividerà la Russia?
E inoltre, saranno tutti stati autonomi, democratici e nostri “amici”?
Ed infine, chi si terrà e controllerà le numerose testate nucleari sparse per tutta la nazione?
Qui davvero si gioca con il fuoco, non essendoci alternative in vista, realmente ci interessa un dopo Putin caotico in una nazione grande, complessa, potente e pericolosa come la Russia?
Dopo sì che dovremo temere…
Mi fermo qui, ma pensiamoci bene prima di dire che la soluzione passa attraverso la scomparsa di Putin e l’umiliazione della Russia (e non solo economicamente)