DI ALESSANDRO BATTAGLIA
Domani cominceranno i mondiali di calcio in Qatar,
da qualche settimana è iniziata la ridicola indignazione sul Qatar organizzatore dei mondiali,
ovviamente è giusto indignarsi per la mancanza del rispetto dei più elementari diritti umani in Qatar,
ma è ridicolo ricordarselo oggi!
Al Qatar, i mondiali sono stati assegnati nel 2010, dodici anni fa!
In questi dodici anni qualcuno è andato a protestare alla Fifa? No!
In questi dodici anni qualcuno ha rinunciato ad andare in visita in Qatar? No!
In questi dodici anni le federazioni di calcio si sono rifiutate di giocare le partite per le qualificazioni dei campionati del mondo in Qatar? No!
Solo oggi si svegliano le persone e scoprono che per costruire gli stadi che ospiteranno le partite, sono morte 6.500 persone?
Mica sono morte tutte stanotte per colpa di un terremoto!
Qualcuno è andato a protestare sotto la Rai che ha speso 200 milioni di denaro pubblico per l’esclusiva di tutte e 64 le partite con cui darà una enorme visibilità al Qatar?
Qualche ambientalista, tra un lancio di marmellata e di farina alle opere d’arte, è andato a protestare per l’utilizzo di 10.000 litri d’acqua che verranno utilizzati ogni partita per irrigare il campo?
Qualcuno ha protestato per l’abbattimento dei cani randagi perché alteravano il decoro pubblico?
Qualcuno si è indignato contro i calciatori, che durante le partite dei rispettivi campionati si colorano la faccia per sposare qualunque lotta contro ogni tipo di discriminazione, ed ora, vanno a giocare nella patria della negazione dei diritti umani?
Ma di preciso, da qualche settimana, di cosa vi state indignando e che per dodici anni avete distrattamente dimenticato?