DI MASSIMO CATALUCCI
Un anno di cuscinetto per il RdC poi, dal 2024 solo per gli abili al lavoro. Aumentano le pensioni minime. Energia, famiglia, cancellazione cartelle fino al 2015, sotto i mille euro…
Ecco tutte le misure
Nella tarda seerata di ieri e dopo circa tre ore e mezza di riunione, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio da 35 miliardi per il 2023.
No azzeramento dell’Iva su beni di prima necessità: latte, pasta, pane; aumento delle pensioni minime, aiuti per far fronte al caro bollette, assegni familiari, cancellazione cartelle fino al 2015, sotto la soglia di mille euro, riduzione interessi e sanzioni e rateizzazioni in cinque anni per gli altri importi; riforma del RdC che vedrà un anno di transizione (cuscinetto) e dal 2024, solo per gli abili al lavoro; incentivi per chi assume under 36 e percettori di RdC; stanziati 200 milioni per la regione Marche colpita da alluvione nel settembre scorso e altri 200 milioni sono autorizzati con un decreto atteso in Consiglio dei ministri; l’IVA su alcuni prodotti per l’infanzia (biberon, omogeneizzati, pannolini) e per le donne (assorbenti) scenderà dal 22% e dal 10% al 5%; infrastrutture: realizzazione ponte stretto di Messina.
Queste, in sintesi, alcune delle scelte messe in bilancio di cui il Premier Giorgia Meloni, alle ore 10:00 di oggi, presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio, darà contezza alla collettività in una conferenza stampa.