DI MICHELE PIRAS
Ho avuto il piacere di conoscere #EllySchlein tempo fa, ci incontrammo nel corso di un dibattito a Londra.
I problemi della sinistra nel nostro Paese sono profondissimi e riguardano gigantesche e irrisolte questioni relative all’identità, alle promesse tradite, alla visione di società, al rapporto con le classi più fragili e ferite.
Certo non li risolverà una sola persona, ma lei è una persona positiva, alla quale non si potranno ascrivere responsabilità per quei problemi.
Non ho più l’età per facili entusiasmi, né però mi unirò al coro di chi non vede mai speranza, di coloro che stroncano tutto prima ancora della partenza.
Anche questi sono difetti ormai ben radicati a sinistra, forme di autolesionismo e diffidenza che si sono stratificati in anni di tentativi e pesanti sconfitte.
Elly Schlein ha il merito di introdurre una nota di freschezza, un linguaggio e un ritmo differente, una serie di temi che non si possono eludere.
Continuerò ad ascoltare, leggere e farmi un’idea.
Ma piuttosto che lasciare le cose come stanno, piuttosto che far finta che non vi siano stati errori madornali e che non si siano generate distanze abissali, meglio iniziare a cambiare.
Profondamente.