DI CLAUDIO KHALED SER
Vorrei parlarvi oggi di una straordinaria scoperta scientifica destinata a sconvolgere il nostro abituale sistema di vita.
Se mettete un tegamino con dell’acqua, sul fuoco del fornello, l’acqua si scalda.
L’acqua calda, abbatte tutte le frontiere del razionale, aprendo nuovi orizzonti al progresso planetario e rivela all’Uomo il sistema per ottenere il massimo risultato da situazioni in cui non ci sarebbe naturalmente ogni possibilità di successo.
Prendiamo per esempio i Mondiali di Calcio.
Farli, in inverno, in quello staterello sperduto a spese degli schiavi costretti a costruire in tempo di record mega stadi, mega strutture, rischiando quotidianamente la vita, ha un costo.
L’acqua calda é intervenuta con la solita corruzione dei principi.
Basta pagare (accendere il fornello) ed il gioco é fatto.
Alla faccia degli schiavi, dei Diritti Umani, di ogni principio di Libertà.
L’acqua calda ha cancellato tutto.
Gli “scienziati” che hanno usufruito del gas, ne pagheranno forse le conseguenze, ma la domanda é : Non si poteva saperlo prima?
Era così difficile immaginare che dietro questa scelta scellerata ci fossero fiumi di denaro criminale ?
Eh si, era difficile perché non avevamo l’acqua calda.
L’italiana Terna e la tunisina Steg, hanno stipulato un accordo per la costruzione di un ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa.
L’opera prevede la realizzazione di un collegamento elettrico sottomarino di oltre 200 km di lunghezza che raggiungerà una profondità massima di 800 metri.
Una sola cosa non é chiara, ma la corrente arriva o parte ?
Siamo noi che la mandiamo in Tunisia perché ne abbiamo così tanta che non sappiamo cosa farcene o sono i tunisini che ce la spediscono ?
Nel primo caso, taccio per pudore.
Nel secondo vorrei segnalarvi che la Steg tunisina, non ha nemmeno un centesimo per riparare i cavi elettrici nelle strade di Tunisi, che i black-out sono all’ordine del giorno, che la rete elettrica nazionale é a livelli cavernicoli ed il costo della luce in Tunisia é altissimo in rapporto al costo della vita.
Costo dell’opera circa 1 miliardo di Euro.
Stanno facendo bollire l’acqua ?
La Libia a sud, ha circa duemila chilometri di confine che condivide con Algeria, Niger, Ciad, Sudan ed Egitto.
Quei confini, in realtà poco protetti, passa il flusso di Migranti sub-sahariani.
Come arrestare il percorso ?
Semplice, costruire dei Campi Profughi appena oltre i confini e sbatterceli dentro in modo che non arrivino al mare per raggiungere il nostro Paese.
L’ Italia si é dichiarata entusiasta dell’ideona.
L’ acqua calda è quella creare una struttura di coordinamento Libia-Sahel, con sede a Roma che si occupi di tali frontiere a rischio, tenendo lontani gli invasori. Una politica lungimirante che ha già dato enormi successi con la fornitura di navi alla guardia costiera libica e di cui non si sa la fine che abbiano fatto.
Vorrei timidamente far osservare che la “criminalità migrante” non si combatte costruendo nuove carceri e che questa idea balzana d’incatenare le Persone più a sud é veramente d’acqua calda.