“NON DISTURBARE CHI VUOLE FARE”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Inutile girarci intorno, lo slogan lanciato da Giorgia Meloni è bello, suggestivo, condivisibile e sono certo che se Trump e Bolsonaro lo avessero letto starebbero schiattando d’invidia.

Che l’Italia sia un paese dove leggi e regolamenti sembrano fatti apposta per mortificare qualsiasi iniziativa lo abbiamo sperimentato tutti in un modo o nell’altro, dall’imprenditore che vorrebbe allargare la propria attività al pensionato che si accontenterebbe di montare una verandina sul balconcino.
Con leggi tanto numerose e invasive dovremmo essere un paese quasi perfetto, senza abusi edilizi, senza incidenti sul lavoro, senza frodi alimentari, senza inquinamento ambientale e naturalmente senza evasione fiscale. Peccato che la fantasia dei nostri legislatori sia sempre andata a schiantarsi contro una ennesima legge che nessuno ha scritto ma che è il fondamento di tutte le altre: qualsiasi legge ha senso soltanto se ci sono i mezzi per farla rispettare.
E’ da questa situazione oggettiva che nasce lo slogan meloniano, in esso è contenuto un messaggio catastrofico per la democrazia e per la convivenza civile che potrei estendere così:
Fate un po’ come cacchio vi pare, se non vi disturberemo o se invece vi verremo a rompere i coglioni dipenderà esclusivamente da quanto riuscirete ad esserci simpatici.