DA REDAZIONE
Aboliti i paletti dell’offerta congrua: se sei un ingegnere disoccupato di Caltanissetta e ti offrono un posto da facchino a Bolzano a 400 euro al mese e rifiuti, perdi il diritto al sussidio.
Reddito di cittadinanza, sparisce il concetto di “offerta congrua”
Il governo sta smantellando il Reddito di cittadinanza, emendamento dopo emendamento, come regalo da servire a Confindustria.
Dopo la riduzione a 7 mesi (rispetto agli 8 preventivati) dell’erogazione dell’assegno agli aventi diritto, il governo Meloni ha deciso di procedere con un nuovo intervento paradossale, ovvero un emendamento alla Manovra 2023 – firmato Noi Moderati – approvato dalla Commissione Bilancio della Camera in cui sparisce il concetto fondamentale di “offerta congrua”.
Secondo le linee guida originali della legge, il cittadino avente diritto al sussidio poteva dire no – senza perdere il beneficio economico – alle offerte di lavoro che non erano in linea con le competenze e le esperienze maturate (sia a livello professionale, sia per quel che riguarda gli studi scolastici) e, soprattutto, si potevano rifiutare quelle offerte di lavoro arrivate da un luogo molto distante rispetto al proprio indirizzo di residenza (i paletti erano, e sono ancora almeno fino al termine del 2022, un raggio di 80 chilometri o una località non distante più di 100 minuti di viaggio con i mezzi pubblici).
Ora tutto questo sarà cancellato. Cosa significa? Per esempio, che se la prima proposta di lavoro nei confronti di un cittadino di Caltanissetta arriverà da Bolzano, il percettore del sussidio sarà obbligato a dire sì altrimenti perderà il RdC. Non importa a quanto ammonti la proposta economica e se il cittadino in questione sia laureato in giurisprudenza e la proposta sia di un azienda di scarico merci: se si rifiuta si perderà il diritto al sussidio.
Articolo pubblicato dalla redazione di
21 Dicembre 2022