I GABIBBI AL POTERE

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Se fossi (e non immaginate quanto vorrei esserlo) il comandante di una nave di soccorso, leggendo il decreto sui migranti emanato ieri dal nostro governo fasciodemocratico proverei certamente rabbia e disgusto per la burocratizzazione della spietatezza razzista di cui è intriso ma mi farei anche un’amara risata per la grossolana inapplicabilità delle norme che contiene. Chi lo ha concepito non solo non può essere un giurista ma deve essere qualcuno che il mare lo ha visto soltanto dalla spiaggia del Papeete o al massimo dal seggiolino di un pedalò. Prendiamo la più ridicola e al tempo stesso tragica delle norme elencate, quella sul divieto di soccorsi “multipli”.
In un mare solcato da centinaia di piccole imbarcazioni in difficoltà con a bordo donne e bambini una sola avrebbe diritto al soccorso. Un secondo avvistamento, fosse pure lo yacht in fiamme di Luca Barbareschi, dovrebbe spingere il comandante a tirare dritto senza neppure girare la testa violando così in un colpo solo sia il generico articolo 593 del Codice Penale sull’omissione di soccorso, pena fino a 3 anni di carcere, che lo specifico articolo 1158 del Codice della Navigazione sul soccorso in mare, pena prevista fino a 8 anni.
Per la verità un secondo soccorso potrebbe anche essere prestato con la preventiva autorizzazione delle autorità competenti sulla zona SAR, incluse quelle di Libia e Tunisia da cui i naufraghi sono fuggiti e che delle nostre improvvisate norme neppure conoscono l’esistenza.
Tutti, io compreso, ci siamo accaniti contro i grillini miracolati finiti in parlamento chiamandoli dilettanti allo sbaraglio e molti lo erano davvero. Con l’ironia di solito me la cavo benino ma proprio non trovo un modo per definire questi sguaiati Gabibbi camuffati da legislatori.
Foto dal programma TV “Striscia la notizia”.